Pubblichiamo un'intervista realizzata da Basebog in occasione di Netmage 09, mai pubblicata.
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1. quali sono le vostre sensazioni riguardo al panorama musicale del momento?
IM
Il clima è positivo, arrivano proposte, altre si attivano, sopratutto riguardanti il recupero di vecchie atmosfere, basti pensare all'archeolgia sonora che sta scandagliando in più direzioni gli anni ottanta e ancor più novanta in rete, che sollecita l'interesse di vecchi ascoltatori ed esploratori raggruppando o semplicemente catalogando. Fioriscono blog, e con essi interi mondi, spesso non solo strettamente musicali, ma fatti di visioni, correnti, immaginari, climi.
La disponibilità dei materiali e l'accesso alle informazioni e ai mezzi si sta concretizzando, forse in una direzione non profetizzata. Ci pare ci sia grande disillusione, necessità, divertimento e un retrogusto luddista che rende il tutto meno sacro e monotono.
2. fatta esclusione per le musiche che citano o si rifanno a movimenti illustri del passato (musica concreta, minimale etc) a che punto siamo?
SB
E' un momento di incroci, come sempre da qualche anno a questa parte, ma oggi più che mai.
Il concetto di musica elettronica così come veniva intesa qualche anno fa sembra scomparso, nascosto tra le pieghe di ciò che effettivamente di elettronico ha ben poco - noise e derivati - o che invece si reinventa avanzando stati alterati, spesso lontani dai canoni musicali, e qui viene automatico pensare ad un caso esemplare del 2008: Florian Hecker e il suo recente Hecker, Holler, Tracks.
ST
Indubbiamente ci si trova su un crocevia simile a quello caro a Robert Johnsonn, calano le tenebre ma c'è chi vende l'anima al diavolo e sfoggia assoluti capolavori.
Ritengo che il fagocitamento di esperienze sia sempre più facile e veloce, chi è sveglio rielabora e colpisce, chi è stanco cerca di capire.
Inoltre, la butterei sul generazionale, vedo con gioia fiorire distillati sonici che portano ad nuovo livello atmosfere, immaginari e sonorità che appartengono alla mia/nostra generazione di tutto diritto: black metal, grind, lo-fi rock n' roll, elettronica di scarto e molto altro di quello che ha segnato i foruncolosi anni '90. Credo che il punto lo facciano band come Hair Police, Blank Dogs, Sunburned Hand of the Man, Woods, Prurient, Jason Crumer, Mudboy... ma è un opinione molto personale.
3. qual è la vostra percezione della musica ritmica o da ballo?
SB
Intensa. Le sfere dubstep, future e techno dub, incluse le derive più global e mashup sono tra i miei ascolti più assidui.
Di certo alcuni degli spostamenti su scala europea degli ultimi due anni sono stati mossi dal dubstep, alla rincorsa dei vari DMZ, fwd e altre apparizioni internazionali testimoni dell'hardcore continuum inglese.
Dj /Rupture è un altro ottimo punto di riferimento da osservare.
ST
Disturbata. Non riesco ad averla dalla mia parte, anche se devo ammettere che, inspiegabilmente, è qualche settimana che mi ritrovo ad ascoltare tonnellate di dub/reggae.
4. che musica state ascoltando/ascoltate solitamente?
IM
Abbiamo appena concluso una serie di playlist per un totale di circa 16 ore, che si inseriranno tra le pause di palinsesto a Netmage 09 (all'interno del progetto Village Oblivia), elenchiamo di seguito qualche nome dei presenti: Sun City Girls, M.B., Moondog, Religious Knvives, Harry Smith, Muslimgauze, Ekkehard Ehlers, Les Baxter, Sususmu Yokota, Kemialliset Ystävät, Charlemagne Palestine, Angus MacLise, Mazen Kerbaj and the Israeli Air Force, Shackleton, Teiji Ito, Pole, Lee "Scratch" Perry & The Upsetters, Riz Ortolani, cLOUDDEAD, Benga, Throbbing Gristle, Bobby Beausoleil & The Freedom Orchestra, Philip Jeck, Coh, Captain Beefheart, Burzum, Sunburned Hand of the Man, Black Sabbath…
Questo elenco include certamente ciò che ascoltiamo e amiamo, non potevano entrare in questa playlist altri ascolti formativi che fanno parte del nostro background e che tutt'ora sono presenti. Ad esempio, non sentirete molto powerviolence o hip hop a Netmage 09, ma senza di essi, non saremmo nemmeno qui a scrivere.
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